sabato 22 settembre 2007

Agilulfo

Un cavaliere in preda al panico fugge via dalla sua armata, si stacca e corre giù x la collina, dopo aver camminato per giorni interi, arriva in un paese solo e desolato. Nessun bambino che lo guarda con ammirazione,nessuna donna che arrossisce al suo passaggio,nessun uomo impegnato a lavorare, nessuno. A metà del paese trova una scalinata con infiniti scalini, il cavaliere sfodera la sua spada e con lo scudo si fa strada.
È scesa la notte, sa che è così vigliacco che se dovesse incontrare qualcuno tutte quelle armi non gli servirebbero per proteggersi,la scalinata non finisce mai e ad ogni passo in avanti il cavaliere pensa a quanti ne dovrebbe percorrere per tornare indietro,manca poco alla cima e nel cavaliere crescono mille ripensamenti ma continua a salire.
Arrivato alla cima al cavaliere manca il fiato ad un tratto vede l’alba ed è così emozionante che per il cavaliere è valsa la pena percorrere quella lunga scalinata mentre si gode questo momento abbassa lo sguardo e scruta mille uomini vigorosi che avanzano verso la sua collina. In preda al panico comincia a sudare rabbrividendo ad ogni passo degli uomini verso la collina, così si gira si guarda indietro e pensa a quella scala che lo ha condotto in cima ed ecco che inizia ad urlare e si lancia verso l’armata nemica… come è difficile a volte guardarsi allo specchio.

Nessun commento: